02 Luglio 2025
Può un rifiuto diventare una risorsa? Può la sostenibilità trasformarsi in vantaggio competitivo, anziché essere solo un obbligo normativo?
Venerdì 20 giugno 2025, abbiamo avuto l’occasione di rispondere a queste domande durante l’evento ospitato da BNI Eporedia, di cui facciamo parte, presso ICO Academy, nel cuore di Ivrea (TO).
Un incontro dal titolo: "Cambiare il modo di fare affari nel mondo. La sostenibilità non è più un'opzione."
Un messaggio rivolto agli imprenditori del territorio che vogliono anticipare il cambiamento, migliorare i propri processi e trovare nuove opportunità… partendo proprio da quello che, troppo spesso, viene considerato solo uno scarto: il rifiuto aziendale.
Perché la sostenibilità nel 2025 è una strategia? 83% del fabbisogno energetico importato; 90% delle materie prime industriali; quasi il 100% di quelle critiche, come litio, cobalto e terre rare. Questo espone le aziende a rischi geopolitici, volatilità dei prezzi e interruzioni delle forniture. Punto chiave? Il principio di responsabilità estesa del produttore: La gestione rifiuti deve quindi essere tracciabile, documentata, digitale.
Il mondo è cambiato. Le normative europee sono sempre più stringenti, la domanda di sostenibilità da parte dei clienti è crescente, e le materie prime diventano ogni anno più scarse e costose.
L’ economia lineare, ovvero "produco, consumo, smaltisco" non è più sostenibile, né economicamente, né ecologicamente.
Durante l’incontro, Alessandro Ciccone, CEO di Vastum, ha mostrato con dati alla mano quanto l’Europa sia dipendente da paesi terzi per le materie prime:
La risposta? Investire in economia circolare, recuperando il più possibile dai materiali già in nostro possesso.
Il ruolo della normativa: dal D.Lgs. 152/2006 agli obblighi del produttore
L’ing. Natale Zumbo, secondo relatore della serata, ha illustrato gli aspetti normativi fondamentali che ogni impresa deve conoscere, a partire dal Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006).
Se produci un rifiuto, sei responsabile fino al suo corretto smaltimento. Anche se lo affidi a terzi. Anche se non sei consapevole dell’errore.
E deve partire da una corretta classificazione (codice EER/CER), da una formazione del personale, e da una selezione attenta dei fornitori.
Da dove partire: 5 azioni concrete per la tua azienda Non serve rivoluzionare tutto da un giorno all’altro, a volte bastano piccoli passi per fare la differenza. Un approccio semplice, replicabile e soprattutto accessibile a tutte le realtà, anche alle PMI. ▪️Cosa rischio se affido i rifiuti a un trasportatore non autorizzato? ▪️Cosa significa digitalizzare la gestione dei rifiuti? ▪️Posso valorizzare anche piccole quantità di scarti? Grazie 👉 Vuoi trasformare una voce di spesa in un asset strategico per la tua azienda?
Perché spesso è proprio da lì che nasce il vero cambiamento.
La serata si è conclusa con un aperitivo che è stato l'occasione di fare networking.
L’energia in sala, le domande, gli scambi: tutto ha confermato che anche un tema tecnico, se condiviso con il giusto approccio, può generare idee, connessioni e nuove visioni.
❓FAQ:
▪️Come faccio a sapere se la mia azienda produce rifiuti speciali?
Ogni attività produttiva, commerciale o artigianale genera rifiuti. Se non sei certo della classificazione, puoi richiedere un'analisi a Vastum.
Il produttore è corresponsabile. Se il rifiuto finisce in un impianto non a norma o in discarica abusiva, anche tu rischi sanzioni e responsabilità penali.
Vuol dire utilizzare strumenti digitali per registrare, tracciare e conservare tutta la documentazione (formulari, registri, autorizzazioni), evitando errori e semplificando i controlli.
Sì, attraverso sinergie con altre aziende del territorio (simbiosi industriale) o soluzioni di recupero su scala contenuta.
Contattaci, Vastum ti affiancherà con soluzioni su misura per la tua azienda
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